dove ci troviamo

la Samia è una località del Comune di Torricella, in provincia di Taranto, nell'alto Salento, che prende il nome dall'omonima masseria che si trova a poche centinaia di metri.

la struttura si trova esattamente a 1 km sia dal mare di Torre Ovo, dove c'è l'omonima Torre che dalla frazione di Monacizzo.

il nome di Via degli Eucalipti deriva dal fatto che fino alla fine degli anni '70 due file di enormi eucalipti costeggiavano la strada fino al mare.


MONACIZZO

Pur essendo una frazione, Monacizzo è più antico del comune stesso di Torricella. La zona fu già frequentata in epoca greca e romana, a testimonianza delle quali vi sono i ritrovamenti di vasi e tesoretti di queste epoche rinvenuti nel territorio circostante. Le origini del borgo però sono incerte e si rintracciano nel X secolo, quando alcuni monaci basiliani vi fondarono un convento costruito su un altro tempio di età magnogreca dedicato alla dea Minerva. In seguito il paese saccheggiato e distrutto diverse volte dai pirati Saraceni. Nel secolo XII entrò a far parte dei possedimenti dell'Arcivescovo di Taranto mentre nel XVI secolo fu edificato il Castello, andato nel tempo distrutto. Il nome in latino di Monacorum Hospitium (da cui Monacizzo) fu dato in epoca normanna.


TORRE OVO 

La Torre dell'Ovo, o semplicemente Torre Ovo, è una torre edificata nel 1473, anno di emanazione dei Capitoli della Bagliva, nell'allora feudo di Maruggio, per difendere il paese dagli attacchi dei Saraceni. La torre attualmente è situata nel comune di Maruggio, al confine con il comune di Torricella, e da il nome alla marina di quest'ultimo paese. È situata su una scogliera a picco sul mare alta 15 metri, detta Monte dell'Ovo.

La torre è una torre tipica del regno, di forma tronco-piramidale e a base quadrata. Le sue dimensioni sono 10,60 m x 10,80 m. Addossate alla sua struttura originaria, vi sono altre tre strutture costruite dopo.

Comunica ad ovest con Torre Canneto, in Marina di Lizzano e ad est con Torre Moline, in Campomarino di Maruggio.

Il suo mare custodisce i resti di una delle più antiche attività pescherecce del Mediterraneo, ovvero la tonnara, la pesca di tonni. La pesca dei tonni non viene più effettuata da circa 30 anni, tuttavia nei fondali di Torre Ovo possiamo rinvenire le antiche ancore che servivano da zavorra per le barche che gettavano le reti.

Nello specchio d'acqua sottostante la torre, quando il mare è calmo e limpido, si possono notare antichi blocchi megalitici con incise scritte greche. Inoltre lo specchio d'acqua sottostante alla torre è molto importante per via della Prateria Pietrificata, la quale è un insieme di monoliti, molti dei quali in posizione eretta. Si tratta del risultato di una diversa resistenza all'erosione di porzioni differenti della roccia sedimentaria. Quando qui vi era un fondale sabbioso, degli organismi hanno rimaneggiato e compattato il sedimento all'interno delle gallerie che scavavano. Sono proprio queste vie di scavo che hanno resistito all'azione erosiva e il risultato è un "prato" di bastoncelli che richiamano alla mente una prateria.

Oggi la torre purtroppo è in pericolo di crollo.

© la samia 2011